A Sarzana, nell'antica piazza della Calcandola, la mattina del 6 ottobre del 1306, Dante ricevette da Franceschino Malaspina, Marchese di Mulazzo, la procura generale per concludere, per conto
del ramo ghibellino dei Malaspina, la
pace con il vescovo di Luni.
Così, oggi, a partire dal 6 ottobre (e fino all'8), la città di Sarzana festeggia Dante.
Così, oggi, a partire dal 6 ottobre (e fino all'8), la città di Sarzana festeggia Dante.
La manifestazione -la «Sarzana Dantesca» - è partita lo scorso anno, e tra breve ci sarà la seconda edizione, quest'anno intitolata «Orma di Dante non si cancella».
L'evento prevede tutta una serie di iniziative (visite in alcuni luoghi significativi; esposizione di bibliografie, rarità, curiosità e fumetti danteschi; proiezione del film “Dante” di Luca Lussuoso, ecc.), perlopiù a titolo gratuito.
Ma quest'anno c'è anche un'interessante novità.
L'evento prevede tutta una serie di iniziative (visite in alcuni luoghi significativi; esposizione di bibliografie, rarità, curiosità e fumetti danteschi; proiezione del film “Dante” di Luca Lussuoso, ecc.), perlopiù a titolo gratuito.
Ma quest'anno c'è anche un'interessante novità.
Il 6 ottobre, alle ore 18.30, presso la Pasticceria Sbarbaro (Via Cisa 23)sarà presentato un delizioso pane speziato dalle essenze medievali: il PAN DI DANTE.
Una soffice pagnottella scura, leggera e speziata; dolce, ma
non troppo.
I creatori del dolce -Catia Sbarbaro e Michela Perrone.- non descrivono ovviamente la ricetta, ma affermano di aver realizzato questo pane «riprendendo una ricetta
medievale alla quale ci siamo tenuti più vicini possibile. E' un pane dolce e speziato fatto con
ingredienti come miele, noci, nocciole, uvetta, pepe e cannella.
Speriamo possa piacere. Si mangiava in epoca medievale soprattutto in
Toscana».
E probabilmente fu gustato più volte anche dal nostro Poeta.
Per la foto, vedi qui.
E probabilmente fu gustato più volte anche dal nostro Poeta.
Per la foto, vedi qui.
Insieme al Pan di Dante verrà presentato un vino particolare, un Chianti Docg chiamato «Ormanni». Un vino già presente da tempo sul mercato, ma anch'esso legato in qualche modo al Poeta, in quanto l'uva che lo genera
nasce su dei terreni anticamente posseduti da una famiglia menzionata nel
Paradiso dantesco: gli Ormanni, Dai quali, il vino e il luogo da cui si produce prendono il nome. Tanto che sull'etichetta della bottiglia sono impressi il profilo di Dante e le terzine del Paradiso in
cui viene citata la nobile famiglia toscana (estintasi qualche secolo
dopo essere finita nella Commedia).
In occasione della «Sarzana dantesca» i ristoranti offriranno dei menù di tipo «medievale».
Altre info qui, qui e qui.
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